L’Europa accelera sulla transizione energetica: le rinnovabili raggiungono il 44% del mix energetico nel 2023, con il vento che supera il gas per la prima volta. Il carbone in declino inarrestabile, mentre la domanda di energia elettrica cala.
Un anno da record: il 2023 si conferma un anno chiave per il cambiamento del panorama energetico europeo. Le fonti fossili scendono sotto un terzo della produzione complessiva nei 27 Stati membri, con un calo del 19% rispetto al 2022. Eolico e fotovoltaico insieme superano il quarto (27%) dell’energia elettrica prodotta, mentre il vento batte il gas per la prima volta, con 475 TWh contro 452 TWh.
Ember: “L’eolico e il solare sono la spina dorsale del futuro energetico europeo”
Il rapporto “European electricity review 2024” del think tank inglese Ember evidenzia come la transizione energetica stia accelerando. “L’Unione Europea è saldamente impegnata nel suo percorso verso un sistema energetico pulito, con l’eolico e il solare al centro”, si legge nel documento. “Nel 2023, il 24% delle ore ha visto meno di un quarto dell’elettricità provenire dai combustibili fossili, un passo avanti enorme rispetto al solo 4% del 2022.”
Carbone in declino irreversibile, il gas lo seguirà a breve
Il carbone, già in calo da tempo, ha ripreso la sua corsa discendente nel 2023, grazie anche a un’ondata di chiusure di centrali. La generazione da gas è diminuita per il quarto anno consecutivo e, una volta che il carbone sarà definitivamente uscito di scena, toccherà anche a questo combustibile fossile imboccare la via del declino.
Calo della domanda di energia elettrica: un trend destinato a invertirsi
Il 2023 ha visto anche un calo del 3,4% della domanda di energia elettrica rispetto al 2022. “Tuttavia, questa traiettoria è improbabile che continui”, annotano gli esperti di Ember. “Con l’aumento dell’elettrificazione, non ci si aspetta che questo tasso di diminuzione della domanda si ripeta nei prossimi anni. Per ridurre i combustibili fossili alla velocità richiesta per raggiungere gli obiettivi climatici dell’Ue, le energie rinnovabili dovranno quindi tenere il passo con l’aumento della domanda”.
Sfide e ostacoli da superare
Non mancano però gli ostacoli nella corsa delle rinnovabili. L’eolico si scontra con i lunghi tempi autorizzativi e l’aumento dei costi degli impianti, mentre per il fotovoltaico si teme una difficoltà a reperire i pannelli.
“Concentrarsi sulla rapida implementazione di eolico, solare e flessibilità”
“Il settore energetico dell’Ue è al centro di un cambiamento monumentale”, conclude Sarah Brown, Europe programme director di Ember. “La crisi energetica e l’invasione della Russia dell’Ucraina non hanno portato a una rinascita del carbone e del gas, anzi. Il carbone è prossimo alla fase di uscita e poi sarà il turno del gas di entrare in declino terminale, mentre l’eolico e il solare crescono. Tuttavia, non è il momento di abbassare la guardia. L’Ue ha bisogno di concentrarsi intensamente sulla rapida implementazione di eolico, solare e flessibilità per creare un sistema libero dai combustibili fossili”.